
Il fiume Tenna, tipico torrente appenninico, nasce dai monti Sibillini nel territorio della Provincia di Fermo e dopo pochi chilometri attraversa la cittadina di Amandola per proseguire la sua corsa verso il mare Adriatico raccogliendo le acque di vari affluenti tra cui il torrente Ambro che da il nome al relativo santuario della “Madonna dell’Ambro”, famoso luogo di culto e preghiera per innumerevoli fedeli. La qualità delle acque, che scorrono per alcuni tratti in suggestive gole rocciose formate da arenaria, è talmente elevata che presso le sue sorgenti è ubicato l’acquedotto provinciale il quale approvvigiona l’intera valle, e buona parte del territorio fermano. La parte montana del fiume scorre integralmente nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini in un paesaggio caratterizzato da un’estrema qualità ambientale, tra cui spiccano eccellenze naturalistiche uniche al mondo come il “Lago di Pilato”. Il tratto No Kill del fiume Tenna, adibito alla sola pesca a mosca, è presente da oltre un ventennio ed è stato istituito laddove prima esisteva una storica bandita di pesca. L’intero corso montano e pedemontano sulla quale esso è stato istituito, è caratterizzato da correnti veloci, fitta vegetazione arborea lungo le sponde e alveo non troppo largo di tipo sabbioso e ciottoloso sulla quale sono presenti ostacoli naturali come grossi massi o piante cadute in acqua che formano buche e insenature laterali ricche di tane e anfratti per i pesci, insetti e gamberi autoctoni di fiume. A causa della naturalità dell'habitat acquatico, e all’estrema selvaticità dei pesci presenti, è necessario un cauto approccio al fiume il quale va affrontato con molta cautela per evitare ogni piccolo rumore che possa mettere in allarme l'ittiofauna che è solo frutto di riproduzione naturale.